martedì 24 luglio 2012

Entomologia Forense - Forensic Entomology


La scienza dell'entomologia forense, è lo studio degli insetti associati ad un cadevere umano, nel tentativo di determinare il tempo trascorso dalla morte. L'insetto può anche mostrare che il corpo è stato spostato in un secondo luogo dopo la morte.

Negli ultimi 20 anni, l'entomologia forense è diventata sempre più comune nelle indagini della polizia. Nel 1996, alcuni studiosi hanno creato il Board of Forensic Entomology, una organizzazione professionale, simile a quella degli antropologi e ai dentisti forensi.

Ci sono due metodi principali di utilizzo di insetti per determinare la data della morte:
- il primo metodo viene utilizzato quando il decesso è avvenuto da un mese sino a più di un anno;
- il secondo metodo viene utilizzato quando il decesso è avvenuto da meno di un mese dalla scoperta.

Il primo metodo è basato sul fatto che un corpo umano, o qualsiasi tipo di carogna, ha una rapida evoluzione a secondo dell'ecosistema, le ossa passano dallo stato umido a quello asciutto in poche settimane o mesi a seconda della regione geografica. Durante questa decomposizione, i resti attraversano rapidi cambiamenti fisici, biologici e chimici, e diversi stadi di decomposizione sono interessati per diverse specie di insetti.

Alcune specie di insetti sono spesso i primi testimoni di un crimine.
Di solito arrivano entro 24 ore dalla morte a secondo della stagione e dell'area geografica, e possono arrivare in pochi minuti in presenza di sangue o di altri liquidi corporei.
Questi primi gruppi di insetti sono i Calliphoridae o mosconi e il Sarcophagidae (le fleshflies).
Altre specie non sono interessate al cadavere quando il corpo è fresco, ma sono solo attratti successivamente, come gli skipper Piophilidae o Cheese che arrivano più tardi, durante la fermentazione delle proteine. Alcuni insetti non sono attratti dal corpo direttamente, ma arrivano per nutrirsi degli altri insetti.
Molte specie sono coinvolte in ogni fase della decomposizione. Pertanto, con una conoscenza della fauna, degli insetti regionali e dei tempi di colonizzazione del cadavere, gli insetti associati con i resti possono essere analizzati per determinare un lasso di tempo in cui è avvenuta la morte.


Il secondo metodo, è che attraverso l'utilizzo dello sviluppo e dell'età delle larve si può risalire ad una data del decesso abbastanza precisa. Gli insetti utilizzati in questo metodo sono quelli che arrivano per prima sul cadavere, cioè, i Calliphoridae o mosconi. Questi insetti sono attratti da un cadavere fresco, essi depongono le loro uova, di solito in una ferita, se presente, oppure in qualche orifizio naturale.

L'analisi degli insetti più adulti e la temperatura della regione in cui è stato rinvenuto il corpo, porta ad un giorno o un intervallo di giorni in cui i primi insetti hanno depositato le uova sul cadavere. Ciò, a sua volta, porta ad un giorno, o intervallo di giorni, durante il quale è avvenuto il decesso. Ad esempio, se gli insetti più adulti sono di 7 giorni, allora il decesso è avvenuto da almeno 7 giorni. Questo metodo può essere utilizzato sino a quando i primi adulti cominciano ad emergere, dopo di che non è possibile determinare la generazione presente.


PROCEDURA

La prima e più importante fase della procedura in entomologia forense è quella di effettuare una attenta e accurata raccolta degli insetti sulla scena del crimine. Per fare questo bisogna avere una buona conoscenza del comportamento degli insetti, quindi verrebbe eseguita meglio da parte di un entomologo, poichè è un professionista nella materia. Purtroppo, succede spesso che l'entomologo, viene chiamato solo dopo che il corpo è stato rimosso dalla scena del crimine.










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venerdì 20 luglio 2012

Il Collezionista di Ossa - The Bone Collector




Vorrei segnalare o meglio ricordare uno dei tanti casi di criminologia che trovo davvero interessante e desidererei approfondire nonchè avere qualche opinione in merito. Mi riferisco ad una mia ultima ricerca sul “Collezionista di ossa” made in Italy, una indagine del 2007 che arriva a ritroso fino ai primi anni ’90.
La stampa non ne ha parlato molto e personalmente ho potuto notare nelle mie letture che i dettagli riportati erano alquanto scarni. Il fatto è accaduto nell’estate del 2007, a Roma nel già famoso quartiere della Magliana, in via della Pescaglia: dopo un piccolo incendio doloso appiccato in un campo di sterpaglie selvagge, vengono ritrovati i resti scheletrici di quello che sembra un cadavere umano. Accanto al corpo, delle chiavi, dei vestiti, un marsupio e una carta d’identità completamente bruciata.

Le prime indagini si collegano alla scomparsa irrisolta del signor Libero Ricci, che vive con la famiglia nello stesso quartiere ed a poche centinaia di metri dal ritrovamento: è scomparso nel nulla nel 2003, sue sono le chiavi di casa, il marsupio e il documento, si crede quindi in un primo momento, sia suo anche il cadavere, ma dopo le analisi delle ossa si scopre che lo scheletro è stato assemblato -anatomicamente in maniera perfetta – con le ossa di almeno 5 persone di cui 3 donne e 2 uomini.

L’indizio più inquietante è che il DNA ricavato dalle ossa del teschio e delle vertebre indica corrispondenza col DNA di Libero Ricci – il signore scomparso da 7 anni di cui sopra – in linea materna. La donna a cui appartenevano quelle ossa era quindi una sua parente. Non solo, stando alle analisi, le ossa non riportano tracce di zinco o legno, per cui si esclude la loro permanenza in cimiteri, cosa che riduce di conseguenza la possibilità che si tratti di corpi trafugati da profanatori e/o necrofili.
Ad oggi non abbiamo altri elementi di studio. Riusciremo a risoverlo?










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venerdì 6 luglio 2012

Il Sopralluogo Giudiziario - The Judicial Inspection


L’attività del sopralluogo si basa su una particolareggiata descrizione dello stato dei luoghi e delle cose, secondo un ordine prestabilito, una specifica terminologia, mediante rilievi descrittivi, video-fotografici e planimetrici. Lo scopo finale è quello di documentare fedelmente la scena del crimine, proteggerla ed ispezionarla compiutamente per la ricerca e la repertazione di tutte le possibile tracce.

Il compito è di pertinenza del magistrato del Pubblico Ministero ma anche dell’investigatore della polizia giudiziaria (art. 354 C.P.P.), qualora egli ritenga che possano alterarsi, disperdersi o modificare le cose, le tracce ed i luoghi, o qualora il magistrato non possa intervenire tempestivamente.

Durante la fase del sopralluogo vengono eseguite dei lineamenti operativi che consistono nell’isolamento della scena del crimine, nell’arrivo del personale specializzato sul posto con adozione dei dispositivi individuali di protezione ( tuta, mascherina, guanti e calzari ), l’individuazione di una zona di lavoro, nella prima ricognizione della scena del crimine, la formazione di un piano di lavoro, la ricerca delle tracce sulla scena del crimine, la catalogazione univoca delle tracce mediante lettere e numeri, rilievi fotografici, planimetrici e descrittivi delle tracce individuate, repertamento delle stesse, confezionamento dei reperti ed infine il debriefing.










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